Archivio mensile:Settembre 2020

Congedo paternità? Certo che sì…

Che nel 2020, in Svizzera, sia ancora necessario convincere le persone dell’utilità per i padri, e le famiglie in generale, di beneficiare di dieci giorni di congedo per poter apprezzare fino in fondo la nascita del/della figlio/a non può sorprendere. Al di là di figure anacronistiche con tratti caricaturali che si aggirano per il Paese e il nostro Cantone, il ruolo del padre alle nostre latitudini e nella nostra società è ancora scarsamente compreso. Chi si occupa attivamente della prole, si sente spesso chiamare “mammo” ed è, a tutti gli effetti, una mosca bianca. La suddivisione dei ruoli soffre ancora del retaggio del passato e la visione stereotipata dei compiti delle madri e dei padri è ancora ben radicata e impregna la nostra vita quotidiana.

Cari papà, care mamme, al di là dei dieci giorni di congedo paternità, dobbiamo tutti lavorare sul significato di maternità e paternità, di genitorialità in generale, affinché diventi chiaro per tutti che uomo e donna hanno medesimi diritti e doveri anche in questo campo. E che questi diritti costituiscono una premessa imprescindibile affinché anche le donne possano ambire a migliorare la loro condizione.

In effetti, un’effettiva parità fra donna e uomo può essere raggiunta unicamente se a entrambi i sessi sono riconosciute le medesime possibilità nel mondo del lavoro: ossia, in concreto, quando un datore di lavoro potrà scegliere fra un uomo e una donna unicamente in base alle competenze, e non sarà spinto ad escludere le seconde perché potenzialmente lontane dal lavoro per mesi a seguito di una gravidanza. Per arrivare a questo, bisogna iniziare a concedere un congedo ai papà degno di questo nome, che crei una breccia e costituisca un primo passo per scardinare un sistema ancora prettamente maschilista, per non dire misogino.

SÌ, dunque, il 27 settembre al congedo paternità quale punto di partenza per una società in cui le immagini stereotipate siano finalmente superate e la genitorialità sia vissuta come un progetto comune che permetta alla coppia di garantirsi un supporto reciproco.