In questi mesi di chiusura o di servizio ridotto, molte persone hanno sentito la mancanza di teatri, musei e biblioteche. Gli operatori si sono prodigati per offrire forme alternative di fruizione, avviando iniziative che, si spera, potranno continuare anche quando tutto tornerà alla normalità.
Uno dei progetti di cui Chiasso può andare maggiormente fiera è quello denominato “Le stanze dell’arte”, che ha abbracciato diverse espressioni artistiche: disegno, grafica, scultura, musica… Alla sua base vi è l’idea di valorizzare giovani artisti ticinesi, diplomatisi di recente, che hanno avuto la possibilità di esporre allo Spazio officina o di esibirsi al Cinema Teatro, ottenendo visibilità anche sui canali social del Centro Culturale. Il rafforzamento dei legami e delle interazioni con il territorio circostante deve essere, a mio modo di vedere, uno degli elementi caratterizzanti dell’azione degli istituti culturali pubblici: ancora una volta Chiasso ha dimostrato, con i fatti, di essere capace di guardare lontano, senza dimenticare chi ci sta vicino e alimenta l’humus culturale del nostro territorio. E che rappresenta il nostro futuro.